soldo-notizieSoldo Notizie

L’ambizioso percorso di Soldo verso un futuro più ecosostenibile

19 Gennaio 2024  |   8 Minuti di lettura

 

In Soldo siamo profondamente consapevoli della nostra responsabilità verso i clienti, i dipendenti e, soprattutto, il pianeta. In un’epoca dove la tutela ambientale è più che mai essenziale, ci impegniamo a essere pionieri nelle pratiche di sostenibilità e salvaguardia dell’ambiente. Questo impegno prende forma in un progetto ambizioso, il Soldo Carbon Footprint Project, che si pone come obiettivo quello di azzerare le emissioni per tutte le aziende del Gruppo Soldo entro il 2050.

Il nostro cammino verso il Net Zero

Dal 2022, Soldo ha intrapreso un percorso di riduzione delle emissioni, riflettendo il nostro impegno verso una maggiore sostenibilità. Un team specializzato, formato da professionisti appassionati provenienti da vari settori della nostra azienda, sta portando avanti queste iniziative, segnando così il secondo anno di questa importante missione.

Sforzi e successi attuali

L’impegno di Soldo nel raggiungimento della cosiddetta neutralità carbonica (ovvero il raggiungimento di un equilibrio tra le emissioni e l’assorbimento di carbonio) è evidente in una serie di iniziative significative che abbiamo già avviato nel 2023:

  • Produzione ecosostenibile delle carte: Abbiamo rinnovato la nostra produzione di carte di pagamento, ora realizzate con l’85% di PVC riciclato, seguendo le migliori pratiche del settore.
  • Pratiche ecosostenibili in ufficio: Abbiamo rinnovato le procedure del nostro ufficio di Roma, allineandole agli standard dei restanti uffici Soldo, progettati per rispettare le migliori pratiche volte al net zero. Per promuovere una cultura aziendale ecoresponsabile, abbiamo eliminato l’uso di plastica, sostituendola con materiali biodegradabili, e stiamo valutando nuovi fornitori di energia per passare a fonti rinnovabili.
  • Analisi dettagliata delle emissioni: Attraverso la separazione e l’allocazione delle emissioni tra gli uffici, abbiamo ottenuto una valutazione più precisa delle prestazioni.
  • Flessibilità lavorativa: L’adozione di politiche di lavoro da remoto non solo favorisce il benessere dei dipendenti, ma contribuisce anche a ridurre l’impatto ambientale complessivo.
  • Cycle to Work Program: Nel Regno Unito, promuoviamo la mobilità sostenibile con il nostro programma ‘Cycle to Work’, incentivando l’utilizzo di mezzi di trasporto ecosostenibili.
  • Compensazione delle emissioni: Abbiamo neutralizzato le nostre emissioni di Scope 1 del 2021 con progetti di riforestazione in Uganda e quelle di Scope 1 e 2 del 2022 realizzando un impianto idroelettrico presso il Parco Nazionale di Virunga, in Congo.
  • Fonti di elettricità green: Negli ultimi due anni, abbiamo optato per fonti rinnovabili di elettricità.

Spotlight: perché realizzare un impianto idroelettrico in Congo

Un pilastro della nostra strategia ambientale è l’investimento nella realizzazione di un impianto idroelettrico presso il Parco Nazionale di Virunga, nella Repubblica Democratica del Congo.

Questo progetto, oltre a essere un investimento nell’ambito dell’energia rinnovabile, rappresenta un impegno per lo sviluppo sostenibile in una delle aree più ricche di biodiversità al mondo. La centrale, situata vicino al più antico parco nazionale africano, è un esempio eccellente di ingegneria ecocompatibile. Utilizzando la forza del fiume Rutshuru e tre turbine, l’impianto genera circa 90.360 MWh di energia rinnovabile all’anno. Il minimo impatto ambientale di questo progetto e il suo equilibrio tra produzione energetica e conservazione ambientale sono dunque esemplari.

Oltre a produrre energia, il progetto aumenta la quota di energia pulita nella rete elettrica del Congo, contribuendo all’autosufficienza energetica della regione. Questa iniziativa dimostra l’impegno di Soldo verso soluzioni innovative che contrastano il cambiamento climatico, e al contempo rispettano gli ecosistemi e le comunità locali.

Impegno nel rispetto degli standard

Nel nostro secondo anno di programma, stiamo entrando nella fase successiva di riduzione dell’impatto carbonico aziendale. La nostra impronta operativa del 2022, che include Scope 1, Scope 2 e una parte delle emissioni Scope 3, ha raggiunto 555,85 t CO₂, come mostrato nel diagramma sottostante.

 

 

Secondo il Protocollo GHG, che classifica le emissioni in base alla loro origine diretta, nel 2023 il 98% dell’impronta di Soldo è derivata dalle emissioni di Scope 3. I nostri Carbon Reduction Plans and the GHG Reporting Protocol corporate standard utilizza i fattori di conversione delle emissioni governativi appropriati. Rispettiamo i requisiti SECR per le emissioni di Scope 1 e 2 e seguiamo i Carbon Reduction Plans and the Corporate Value Chain (Scope 3) Standard per una parte delle emissioni di Scope 3. Questi piani sono stati accuratamente esaminati e approvati dal nostro team di gestione.

I nostri prossimi passi

Proseguendo nel nostro ambizioso percorso, ci concentreremo su:

  • Revisione delle politiche di viaggio aziendali.
  • Organizzazione di iniziative di sostenibilità e giornate di volontariato per i dipendenti in Regno Unito e Italia.
  • Ampliamento delle opzioni di mobilità ecosostenibile.
  • Collaborazione con ClimatePartner, che con i loro 20 anni di esperienza ci aiuteranno nell’implementazione di soluzioni di energia rinnovabile e nel coinvolgimento della nostra catena di approvvigionamento negli sforzi di riduzione delle emissioni.

L’impegno di Soldo nella riduzione delle emissioni di CO₂ non è solo una responsabilità aziendale, ma riflette la nostra dedizione a preservare il pianeta.

Soldo ha assicurato un ROI del 358% in 3 anni

Scopri come nello studio di Forrester Consulting.
Scarica il report

Articoli correlati

soldo-notizieSoldo Notizie, Soldo Notizie

ESG: un punto di svolta per gli investimenti sostenibili?

23 Marzo 2023  |   11 Minuti di lettura

Photo of a central business district, where sustainable investing often happens.

L’interesse per gli investimenti sostenibili è all’ordine del giorno. Secondo i dati Morningstar, nel 2022 il 65% dei flussi di investimento europei negoziati in Borsa (circa 51 miliardi di euro) è stato destinato a prodotti “ESG-compliant”, ovvero quelli che rispettano i criteri di finanza sostenibile.

Le imprese sono sottoposte a crescenti pressioni per guadagnarsi l’appellativo di ‘business etico e responsabile’ dal punto di vista ambientale e sociale, ma in che modo i criteri ESG  aiutano a valutare l’impatto che le imprese hanno sul pianeta?

Cosa significa ESG?

Mettere al centro le questioni ambientali, sociali e di governance (da cui la sigla ESG, Environmental, Social, and Governance) è diventato uno dei temi caldi degli ambienti aziendali e dei processi di investimento caratterizzati da una strategia green, in linea con l’attuale transizione energetica e l’attenzione sempre maggiore a tematiche ambientali e sociali.

I criteri ESG sono dunque un quadro di riferimento per favorire gli investimenti sostenibili e la valutazione viene effettuata sulle base delle prestazioni dell’azienda in tre aree chiave:

Impatto sull’ambiente (Environmental)

  1. Emissioni di carbonio e gas a effetto serra
  2. Quantità di energia utilizzata per realizzare i prodotti o fornire i servizi
  3. Reperimento delle materie prime
  4. Pratiche di gestione e smaltimento dei rifiuti

Impatto sulle comunità (Social)

  1. Interazione con consumatori, fornitori e altre parti interessate
  2. Pratiche di lavoro
  3. Approccio adottato per la sicurezza dei prodotti e la protezione della qualità della vita delle comunità locali

Gestione dell’azienda (Governance)

  1. Controlli regolari per garantire che il reparto dirigente si comporti in modo etico e responsabile
  2. Team di leadership diversificato
  3. Cultura aziendale inclusiva
  4. Coinvolgimento in attività di lobbying governativo o in altre attività politiche

Investimenti sostenibili: non è una novità

Gli investimenti sostenibili potrebbero sembrare un’invenzione di ultima generazione, ma lasciare che l’etica guidi le decisioni di un investimento non è un concetto del tutto nuovo.

Se già a metà del ‘700 la Chiesa Metodista sosteneva l’esigenza di legare etica e finanza, fu nel 1928 con la costituzione del Pioneer Fund, il primo fondo di investimento socialmente responsabile, che si istituì ufficialmente una politica di investimento che escludeva le società coinvolte nella produzione di alcol, nel gioco d’azzardo e in altre attività considerate moralmente discutibili.

L’idea prese piede e il primo fondo di investimento etico (un fondo comune, chiamato Pax World Fund) fu istituito nel 1971 in segno di protesta contro la guerra in Vietnam.

L’attuale politica dietro gli ESG però va oltre, in quanto fornisce una serie di criteri che consentono agli investitori di valutare quanto sia etica e sostenibile qualsiasi azienda.

L’idea è che le aziende con punteggi ESG elevati sono in grado di portare cambiamenti positivi e di conseguenza hanno maggiori probabilità di prosperare, a differenza di quelli con punteggi bassi che invece danneggiano il pianeta e perdono dunque di valore.

I vantaggi dei criteri ESG e degli investimenti sostenibili

Il pensiero mainstream sui rating ESG è che sono di fondamentale importanza per due motivi.

Innanzitutto, in un momento in cui si è sempre più preoccupati per il cambiamento climatico e l’interesse per le attività sostenibili è in crescita, i criteri ESG offrono una serie di criteri oggettivi per giudicare le imprese.

Ci sono quelle aziende che si sforzano di migliorare il pianeta – e quelle che, nonostante si pubblicizzino come sostenibili, hanno credenziali discutibili.

In secondo luogo, i sostenitori di ESG ne riconoscono i vantaggi finanziari. Gli studi suggeriscono che gli investimenti con punteggi ESG elevati offrono rendimenti superiori a quelli di mercato. Ciò è in genere attribuito al fatto che gli investimenti sostenibili conformi ai criteri ESG hanno generalmente un rischio minore e creano valore.

L’analisi ESG consente inoltre di identificare opportunità e rischi che non emergerebbero in un’analisi finanziaria tradizionale, come i benefici della creazione di energia pulita e rinnovabile o i danni causati dallo sfruttamento del lavoro minorile.

Più significativamente, ESG è talvolta ridotto a una questione di domanda e offerta. Sempre di più gli investitori vogliono impiegare i propri fondi in imprese sostenibili, quindi, per rimanere competitivi, i prodotti di investimento devono essere attenti alle tematiche sociali e ambientali e ESG offre un modo per garantire che questo accada.

Al di là delle apparenze

Mentre, a prima vista, è difficile non essere d’accordo con l’idea alla base dei criteri ESG, i suoi detrattori ritengono che gli argomenti a suo favore siano fondamentalmente imperfetti.

Angelo Meda, responsabile della ricerca Esg di Banor Sim in collaborazione con il Politecnico di Milano, ha spiegato che “una maggiore convergenza degli analisti sui punteggi Esg riduce le asimmetrie informative e spinge gli investitori a privilegiare alcuni titoli azionari a svantaggio di quelli dove si registra un maggiore disaccordo […], un segno dell’importanza che investitori e azionisti attribuiscono oggi alle valutazioni Esg dei titoli”.

Secondo Stuart Kirk, ex responsabile globale degli investimenti sostenibili di HSBC, ci sono due problemi fondamentali con i criteri ESG nella loro forma attuale.

Da un lato, i rischi finanziari derivanti dal cambiamento climatico vengono gonfiati a dismisura, dall’altro gli esseri umani hanno una comprovata esperienza di adattamento che i modelli di rischio climatico non tengono in considerazione, spiegando come solo 100 anni fa non avremmo mai capito la deindustrializzazione, o l’ascesa dell’economia dei servizi, o che le macchine sarebbero diventate sempre più efficienti.

Gli incentivi “perversi” dei criteri ESG

La presentazione di Stuart Kirk è stata duramente criticata per aver fatto luce sulla crisi climatica e alla fine gli è costata il lavoro. Ma anche alcuni dei suoi più grandi oppositori riconoscono che, da un punto di vista puramente finanziario, sia il buon senso a parlare.

Facendo eco a Kirk, il professor Hans Taparia della Stern School of Business della New York University, ritiene che il problema più grande con i criteri ESG sia che, talvolta, aiuti l’ascesa di business discutibili dal punto di vista etico.

Invece di valutare le aziende in base a quanto siano responsabili dal punto di vista ambientale e sociale nella loro totalità, misura soltanto alcuni fattori ESG, come la quantità di emissioni di carbonio di alcune pratiche rispetto ad altre, evitando dunque che lo score ESG totale possa danneggiare la performance finanziaria.

Questo, dice, produce risultati perversi come nel caso di McDonald’s, il cui rating ESG nel 2021 citava la riduzione dei rischi per i guadagni dell’azienda a seguito di modifiche apportate in merito al materiale di imballaggio e allo smaltimento dei rifiuti, senza tenere in considerazione che in realtà la maggior parte delle emissioni di gas serra derivano dalle operazioni della catena di approvvigionamento di McDonald’s, uno dei maggiori acquirenti mondiali di carne bovina (emissioni cresciute del 16% dal 2015 al 2020).

ESG: buona idea ma approccio sbagliato?

Con la Commissione Europea sempre più impegnata nella lotta alla crisi climatica e le Nazioni Unite che osservano come l’ineguaglianza danneggi la crescita economica e la riduzione della povertà, è chiaro che il modo in cui facciamo affari deve cambiare. Per noi stessi e per le generazioni che verranno dopo di noi.

Da questo punto di vista, i criteri ESG sono forse un passo nella giusta direzione, dal momento che pongono l’attenzione sugli impatti che le cattive pratiche commerciali hanno sulla società e sul nostro pianeta e sottolinea come la capacità di un’azienda di ridurre il proprio consumo energetico è un’enorme opportunità di creazione di valore.

Marco Tofanelli, Segretario Generale di Assoreti, afferma che “L’aumento che si verificherà è dettato da due fattori: da un lato, dalla consapevolezza delle Reti – che considerano oggi la sostenibilità uno dei tre temi più rilevanti dal punto di vista strategico […]. Dall’altro, anche dalla crescente richiesta delle stesse famiglie italiane verso prodotti etici. Un connubio che porterà ad un aumento delle masse ESG nei portafogli dei clienti”.

I criteri ESG sono adatti allo scopo?

Ma se le intenzioni devono diventare azione e, a loro volta, creare un cambiamento reale e duraturo, potrebbe essere necessario ripensare il modo in cui vengono valutate le classifiche ESG delle imprese. Quel che è certo è che le aziende che hanno apportato cambiamenti significativi al proprio modo di produrre e fare affari possono offrire opportunità più interessanti, sia dal punto di vista dell’impatto sulla società che sul rendimento per gli investitori.

Scegli Soldo, l’innovativa piattaforma di gestione spese

Inizia oggi ad avere una maggiore visibilità e controllo sulle finanze della tua azienda

Articoli correlati

soldo-notizieSoldo Notizie, Soldo Notizie, Soldo Notizie

Soldo è tra le Top 100 società cloud d’Europa

2 Dicembre 2022  |   4 Minuti di lettura

Soldo è stata inserita tra le Top 100 aziende cloud in Europa da Accel, una società di venture capital di fama internazionale, già coinvolta in numerosi investimenti di successo per aziende quali Facebook, Slack, Dropbox, Spotify, Atlassian ed Etsy.

L’annuncio fa parte del report Euroscape 2022 di Accel, nel quale si approfondisce come l’ecosistema cloud del continente europeo (e di Israele) si stia rapidamente evolvendo.

L’elenco viene compilato analizzando fattori quali il posizionamento strategico e competitivo, il tasso di crescita e il feedback dei clienti. Questa ricerca è stata condotta insieme a G2, un servizio di revisione del software aziendale leader nel settore.

Scarica il report completo di Accel 2022 Euroscape qui.

Ambiente stimolante

Il report descrive un ambiente operativo e una raccolta fondi impegnativa per le aziende cloud, ma nessun settore è immune all’attuale sconvolgimento economico.

Secondo il Cloud Index di Accel, le aziende cloud hanno perso oltre 1 trilione di dollari di capitalizzazione di mercato; allo stesso tempo, la quantità di denaro investita in società private di cloud computing in Europa, Israele e Stati Uniti è scesa del 42%.

Nonostante queste sfide, Accel rimane ottimista sul futuro del settore.

Il futuro del cloud

Phillipe Botteri, partner di Accel, afferma che il settore cloud ha raccolto “una quantità senza precedenti di capitale negli ultimi due anni [e che] una buona parte di questo capitale è ancora oggi nei bilanci aziendali”.

Le tendenze che hanno guidato la crescita del settore cloud nell’ultimo decennio rimangono in vigore e Accel identifica le tre principali alla base della crescita del cloud:

  1. La migrazione al cloud non sta perdendo il suo slancio, grazie al 40% dei carichi di lavoro spostati su cloud.
  2. La necessità di automazione e digital transformation è più forte che mai perché questi due fattori aiutano le aziende ad aumentare l’efficienza e la produttività. Accel infatti prevede un aumento della spesa da $ 1,8 trilioni nel 2022 a $ 2,8 trilioni entro il 2025.
  3. Con il lavoro ibrido, gli ambienti cloud distribuiti e la crescente instabilità geopolitica, la sicurezza informatica rimane una delle massime priorità.

Tra le prime 100 aziende cloud

Siamo felici di rientrare nella lista dei Top 100 di Accel. Certo, l’attuale quadro economico pone molte sfide, ma il settore cloud rimane dinamico e in crescita.

Come afferma Botteri, “c’è un reset al momento, ma continuiamo ad affidarci alle tendenze che hanno alimentato la crescita dell’ecosistema negli ultimi decenni e siamo fiduciosi che lo slancio a lungo termine continuerà”.

Articoli correlati

soldo-notizieSoldo Notizie, Soldo Notizie, Soldo Notizie, Soldo Notizie

Soldo è tra i vincitori di UK Technology Fast 50™ di Deloitte per il secondo anno consecutivo

18 Novembre 2022  |   3 Minuti di lettura

Siamo lieti di annunciare che Soldo è tra i vincitori di UK Technology Fast 50™ di Deloitte per il secondo anno consecutivo. Siamo orgogliosi di aver raggiunto la 35esima posizione della Top 50, all’interno di una classifica che ha premiato aziende leader del settore come Multiverse, Moneybox e Cera.

Giunto alla sua ventiseiesima edizione, Fast 50™ di Deloitte è uno dei riconoscimenti più importanti del settore tecnologico nel Regno Unito, e ogni anno seleziona le aziende più innovative classificandole in base alla crescita dei ricavi degli ultimi quattro anni.

Mentre le aziende di tutta Europa continuano ad affrontare l’aumento dei prezzi e dei tassi di interesse, stiamo lavorando duramente per aiutarle a ottenere visibilità e controllo sulle loro spese aziendali. Il nostro team di persone talentuose e brillanti ha lavorato senza sosta anche durante la pandemia e continua a dare il massimo ogni giorno. Siamo orgogliosi degli obiettivi raggiunti e questo premio testimonia il loro lavoro di squadra e la loro passione e per questo non smetteremo mai di ringraziarli.

E, naturalmente, un grande ringraziamento va anche ai nostri clienti. Gli ultimi anni non sono stati semplici e speriamo di essere stati in grado di aiutarli a navigare in tempi imprevedibili. Tenere traccia delle spese aziendali è più importante che mai e siamo qui per aiutare le aziende a risparmiare tempo e denaro, in modo che possano concentrarsi su un lavoro di alto valore che le aiuti a raggiungere i loro obiettivi.

Continuiamo a guardare al futuro. Stiamo lavorando per migliorare i prodotti e i servizi che offriamo e far crescere il nostro team. Ogni anno, circa 30 miliardi di euro vengono persi per controlli delle spese inadeguati – la piattaforma di automazione delle spese Soldo consente al tuo reparto amministrativo di mantenere il massimo controllo e visibilità sulle finanze e dedicare più tempo ad attività più strategiche per la crescita aziendale.

Questo è il momento ideale per unirsi a noi e crescere insieme. Per continuare a potenziare i nostri servizi e fare sempre del nostro meglio, siamo alla ricerca di nuovi talenti in diversi settori, dai designer e sviluppatori di software ai responsabili di prodotto e customer care. Se vuoi lavorare con noi e percorrere con noi ulteriori passi verso il futuro, contattaci subito!

Articoli correlati

soldo-notizieSoldo Notizie, Soldo Notizie, Soldo Notizie, Soldo Notizie, Aggiornamenti di prodotto, Soldo Notizie

Tutto quello che c’è da sapere sui nostri nuovi piani

16 Novembre 2022  |   9 Minuti di lettura

Abbiamo grandi notizie!

Dopo attente riflessioni e duro lavoro, siamo entusiasti di annunciare il lancio della nuova gamma di piani Soldo.
In questo articolo tratteremo tutto ciò che devi sapere sulle novità in serbo per te, ovvero:

  • La filosofia dei nostri nuovi piani: perché li abbiamo sviluppati
  • Le nuove funzionalità: cosa è incluso nei nuovi piani
  • Quando e come passare a un nuovo piano

Non dimenticare: questi piani non sono disponibili soltanto per i nuovi clienti, tutti i clienti possono migrare a un nuovo piano, che si tratti di un passaggio a uno di pari livello o di un aggiornamento ad un piano di livello superiore.

Puoi trovare informazioni più dettagliate alla pagina dedicata alle FAQ sul nostro sito web.

La filosofia dei nostri nuovi piani: perché li abbiamo sviluppati

Abbiamo creato i nuovi piani per un motivo semplice ma fondamentale: soddisfare ancora meglio le tue esigenze, tramite una progettazione orientata a farti vivere un’esperienza di utilizzo più completa, più veloce e più semplice.

I piani includono una serie di nuove funzionalità per darti un controllo avanzato e flessibile, e gestire le spese aziendali e dei dipendenti in un unico ambiente nel modo più adatto a te e alla tua azienda.

Niente più passaggi disordinati tra sistemi e fogli di calcolo: potrai suddividere una transazione e attribuirla a più dipendenti, gestire l’inserimento delle spese anticipate dai dipendenti e configurare profili per l’identificazione e controllo delle spese fuori policy.

Tutto ciò di cui hai bisogno per supervisionare le spese aziendali ti aspetta sulla nostra piattaforma.

È importante sottolineare che tutte le nuove funzionalità sono disponibili esclusivamente sui nostri nuovi piani: tieni d’occhio anche quella dedicata ai bonifici che sarà implementata all’inizio del 2023.

Le nuove funzionalità: cos’è incluso nei nuovi piani

Le nuove funzionalità, insieme al miglioramento di quelle esistenti, costituiscono solo l’inizio di una serie di aggiornamenti che verranno implementati nei prossimi mesi e in futuro.

Con queste funzionalità potrai avere un’esperienza di gestione end-to-end delle spese aziendali e delle spese dei dipendenti completamente integrata.

Per avere un’idea di cosa significhi in pratica, diamo un’occhiata ad alcune delle funzionalità disponibili esclusivamente sui nostri nuovi piani e ad alcuni aggiornamenti chiave.

Il nuovo piano Pro

Passando al nostro nuovo piano Pro, avrai:

  • accesso a nuovissime funzionalità di gestione delle spese per rivedere, monitorare e classificare le spese in categorie personalizzabili per la tua azienda;
  • 3 carte per abbonamenti/annunci online incluse nel prezzo del tuo piano, più una dashboard dedicata per una visibilità completa e in tempo reale;
  • maggiore controllo sulle spese occasionali, con 5 carte virtuali temporanee al mese incluse nel piano, della durata di 7 giorni e utilizzabili fino a 10 transazioni ciascuna;
  • la flessibilità di aggiungere da 3 a 20 utenti al tuo account, con inclusa una carta per ogni utente fino a un massimo di 30 carte.

Abbiamo apportato ulteriori aggiornamenti per assicurarci che le funzionalità siano meglio allineate a ciascun piano. Ad esempio, la notifica delle transazioni e la categorizzazione automatica saranno disponibili solo dal piano Premium in su.

Il nuovo piano Premium

Il nostro nuovo piano Premium include 5 carte per abbonamenti/annunci online e 10 carte virtuali temporanee al mese.

È possibile aggiungere da 3 a 30 utenti, con inclusa una carta per ogni utente fino a un massimo di 40 carte.

La parte migliore del passaggio o dell’aggiornamento a un nuovo piano Premium è l’accesso esclusivo alla nostra suite completa di funzionalità per la gestione delle spese, con cui potrai:

  • aggiungere le spese anticipate dai dipendenti, in modo da monitorare e gestire tutte le spese aziendali in un unico ambiente;
  • suddividere le singole transazioni in più transazioni condivise, attribuendo la propria quota a ciascun dipendente, per ottenere report più accurati;
  • aggiungere i profili delle policy di spesa direttamente in Soldo e creare report che evidenziano tutte le transazioni che non vi rientrano per identificare e gestire facilmente le spese fuori policy;
  • categorizzare le transazioni, in modo che i dipendenti possano classificare i pagamenti in categorie che hai definito in base alle tue esigenze

Riguardo a tutti i nostri nuovi piani

Pagherai una tariffa mensile basata sul numero di utenti nel tuo account Soldo, anziché sul numero di carte. Le tariffe mensili partono da un minimo di tre utenti con una carta inclusa per ciascuno.

Controlla la nostra pagina dei prezzi per tutti i dettagli.

Quando e come passare a un nuovo piano?

Puoi passare subito a un nuovo piano in quattro semplici passaggi:

  1. Accedi al tuo account Soldo
  2. Vai a Info Azienda
  3. Apri la scheda Piani Soldo
  4. Seleziona il nuovo piano a cui desideri passare

Una volta selezionato, apporteremo la modifica immediatamente a partire dal periodo di fatturazione corrente.

Ti consigliamo di passare a un nuovo piano il prima possibile per cominciare sin da subito a ottenere il massimo da Soldo. Sbloccherai immediatamente il tuo accesso alle nuove funzionalità e ti assicurerai di poter utilizzare anche quelle in arrivo nei prossimi mesi.

Accedi ora per iniziare o vai alla nostra pagina dei prezzi per scegliere il nuovo piano più adatto alla tua attività.

Articoli correlati

soldo-notizieSoldo Notizie, Soldo Notizie, Soldo Notizie, Soldo Notizie, Aggiornamenti di prodotto, Soldo Notizie, Soldo Notizie

Come semplificare il lavoro a distanza e motivare i tuoi collaboratori in smart working

10 Febbraio 2022  |   19 Minuti di lettura
remote working woman
remote working woman

Il mondo del lavoro sta attraversando una vera e propria rivoluzione. Sono sempre di più le persone che si sono ritrovate a svolgere il proprio lavoro da casa e molte di queste vorrebbero continuare a farlo anche in futuro.

La pandemia ha inevitabilmente ribaltato le priorità di ognuno di noi, portando i lavoratori di tutto il mondo a cercare un nuovo equilibrio tra vita privata e professionale che meglio si concili con le loro aspettative. Per i datori di lavoro questo si traduce nella necessità di saper attrarre e trattenere i migliori talenti.

Il lavoro ibrido sta assumendo una dimensione così importante da indurre sempre più persone a lasciare il proprio lavoro per nuove opportunità più confacenti al proprio stile di vita. Questa “nuova normalità” comporta dei vantaggi sia per i datori di lavoro che per i dipendenti:

  • Maggiore produttività
  • Riduzione dei livelli di stress e maggiore benessere
  • Riduzione del pendolarismo e conseguenti benefici ambientali
  • Libertà di lavorare da qualsiasi località

Si tratta del più grande cambiamento che il nostro modo di lavorare abbia mai conosciuto negli ultimi decenni. E se ben implementato, non potrà che essere un vantaggio per tutti. Al contrario, invece, può trasformarsi in una sfida complicata. Sì, perché il lavoro ibrido può porre davanti alcuni ostacoli:

  • Difficoltà a gestire i dipendenti, aumentare il morale, promuovere la cultura del team e le relazioni
  • Difficoltà nella comunicazione e nella collaborazione a causa della mancanza di contatto fisico
  • Aumento del senso di solitudine ed isolamento
  • Orari di lavoro prolungati con maggiore rischio di burnout

Al giorno d’oggi, la priorità per le aziende sarebbe proprio quella di evitare problemi di questo tipo.

Le aziende hanno l’opportunità di riformare gli attuali modelli per adattarli meglio ai ruoli e alle preferenze dei singoli, espandendo geograficamente la propria squadra di lavoro e risparmiando sui normali costi d’ufficio.

Per farlo, però, devono imparare ad attrarre e trattenere i migliori candidati sulla piazza.

Lo smart working in Italia

*Dati dell’Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano

L’89% delle aziende continuerà ad usare lo smart working anche in futuro

Oltre un terzo degli smart worker riscontra un maggiore equilibrio fra lavoro e vita privata

Il futuro del lavoro è ibrido, con in media tre giorni a settimana di lavoro da casa per le grandi imprese

Come attrarre i migliori talenti nell’era Covid

Anche il mercato del lavoro ha subito profondi cambiamenti a causa della pandemia da Covid-19. A dettare le regole sono sempre di più professionisti iper-qualificati che, grazie all’esperienza maturata, possono scegliere dove andare. Infatti, nel 2021, i media di tutto il mondo hanno cominciato a parlare di “great resignation” con riferimento al boom di dimissioni.

Chi è in cerca di lavoro, ma anche chi ha già un impiego, ha maturato nuove aspettative: più attenzione al benessere, maggiori opportunità di crescita individuale e professionale, migliori strumenti e più equilibrio con la vita privata.

Ma assicurare questi vantaggi potrebbe essere complicato per le aziende che si trovano a gestire:

  • Diversi team e budget
  • Diverse valute per i vari uffici in Europa
  • Diverse esigenze di spesa per persone e progetti

Con queste premesse, come possono le aziende affrontare le sfide di oggi, investire nei propri dipendenti e trattenere i migliori talenti? Ecco alcuni consigli:

  1. Coltiva la cultura del benessere: scongiura il potenziale burnout dei dipendenti con uno “speciale pacchetto salute” fatto di giornate dedicate al benessere, terapia online o attività sportive. Assicurati regolarmente che stiano bene e mantieni dei sani confini tra vita privata e lavorativa.
  2. Crea delle occasioni di incontro: colma la distanza fisica organizzando degli incontri, sia di persona che virtuali. Celebra i successi dei team o organizza attività di gruppo per tenere alto il morale e mantenere la connessione tra chi lavora in smart working.
  3. Offri ai tuoi dipendenti gli strumenti di cui hanno bisogno: aumenta la produttività con attrezzature e spazi di lavoro dedicati, piattaforme di collaborazione e speciali tecnologie che aiutano le persone a focalizzarsi sul proprio lavoro.
  4. Supporta la loro crescita: crea una cultura dell’apprendimento attraverso opportunità di sviluppo come mentoring, formazione online e webinar.
  5. Promuovi un modo più facile di viaggiare: offri opzioni flessibili e sostenibili, la possibilità di modificare le prenotazioni (per prolungare i viaggi e godere del luogo da turista), sistemi di portafoglio virtuale e metodi di pagamento semplici.

Tutte queste azioni finiranno per avere un riscontro positivo, riducendo i giorni di lavoro persi per malattia e migliorando la performance e la fedeltà dei dipendenti.

Cosa fa Soldo per i suoi dipendenti

Essendo un’azienda in rapida crescita, abbiamo dovuto trovare delle soluzioni per aumentare il benessere e la soddisfazione dei nostri dipendenti, così da poter coltivare e trattenere i migliori talenti.

E la soluzione non poteva essere più semplice: Soldo ha semplificato la vita alle persone che lavorano da Soldo! Siamo noi i primi ad utilizzare il prodotto e i servizi che offriamo ad altre aziende. Ed è questo che fa la differenza.

La nostra piattaforma di gestione spese e il sistema integrato di carte prepagate aziendali consentono ai dipendenti di ottenere facilmente ciò di cui hanno bisogno per svolgere il proprio lavoro.

 

remote working man

Può un software di gestione spese aumentare la soddisfazione dei dipendenti?

La nostra piattaforma intuitiva e l’app mobile consentono ai dipendenti di inoltrare richieste di spesa, effettuare acquisti, acquisire ricevute e tenere traccia dei budget, senza tutti i problemi di ordinaria amministrazione.

Inoltre, attraverso un sistema di carte virtuali, supportiamo la crescita professionale delle persone che fanno parte della nostra organizzazione. Le nostre prepagate virtuali sono la soluzione ideale per i pagamenti occasionali, come corsi di formazione e biglietti per conferenze.

“Qui da Soldo incoraggiamo le persone ad essere proattive e a cogliere le migliori opportunità per crescere e sviluppare le proprie competenze. È per questo abbiamo stanziato dei fondi dedicati esclusivamente alla formazione dei lavoratori, così da offrire alle persone la possibilità di affinare le proprie competenze”.

Marie Degritot, HR Business Partner Soldo Italia

E per far sì che questo avvenga il più velocemente possibile, riconosciamo alle persone piena responsabilità quando si tratta del proprio sviluppo personale. Grazie alla possibilità di impostare dei limiti di spesa su ciascuna carta, i dipendenti possono richiedere ed effettuare acquisti dedicati alla loro formazione ed acquisire istantaneamente le relative ricevute.

Potenziare il reparto amministrativo

Non importa quanti siano i budget, i reparti o i team in azienda, il nostro reparto amministrativo è in grado di controllare ogni singolo acquisto, ovunque questo abbia luogo.

Soldo supporta il lavoro svolto dall’ufficio contabilità con un sistema automatizzato per tracciare e gestire le spese dei dipendenti. In questo modo, attraverso la web console, è possibile avere un quadro completo e in tempo reale di tutto ciò che viene speso per lo sviluppo professionale delle persone.

Migliorare la collaborazione con carte dedicate a team o progetti

La nostra piattaforma di gestione spese non solo accelera i processi, ma evita anche numerose inefficienze, offrendo così un grande vantaggio competitivo.

I flussi di approvazione delle richieste di spesa sono particolarmente semplici, intuitivi e veloci. Un’ottima soluzione per chi lavora in smart working.

L’automazione è la soluzione a molti problemi:

  • Fare acquisti urgenti, il più velocemente possibile
  • Raccogliere e tenere traccia di tutte le ricevute
  • Trascorrere ore a compilare moduli e report
  • Fare i conti con la frustrazione dei dipendenti alle prese con amministrazione e documenti cartacei
  • Controllo e visibilità insufficienti sulle spese sostenute

Grazie a Soldo, invece, non sarà più necessario perdere tempo in attività lunghe e ripetitive. I reparti amministrativi possono semplicemente impostare limiti di spesa sulle carte e automatizzare le ricariche; in questo modo si scongiura il rischio di andare fuori budget o finire i soldi a disposizione.

Qui da Soldo, ognuno ha la propria carta, comprese quelle dedicate a specifici team o progetti. Inoltre, è possibile ricreare all’interno della piattaforma la stessa struttura organizzativa dell’azienda, delegando la gestione del budget a diversi team leader.

Ogni team è responsabile delle spese, senza alcun rischio per l’azienda. Questo significa maggiore fiducia e la sicurezza di spendere in modo responsabile.

Inoltre, la collaborazione e la tenuta dei budget saranno più facili che mai.

Offrire ai dipendenti la migliore esperienza possibile, fin dal primo giorno

Con la diffusione del lavoro ibrido, diventa sempre più urgente l’esigenza di assicurare ai neoassunti un inserimento in azienda fluido e senza problemi.

La nostra esperienza ci dice che un onboarding ben strutturato aiuta a:

  • Comprendere ed abbracciare la cultura aziendale
  • Ottenere una conoscenza dettagliata della mission e degli obiettivi aziendali (e di come i nuovi assunti contribuiranno a raggiungerli)
  • Comprendere meglio la struttura aziendale, nonché i diversi sistemi e processi
  • Scoprire cosa può fare l’azienda per i nuovi assunti (come gli strumenti a loro disposizione o le opportunità di sviluppo professionale)

Comincia in modo semplice. Ad esempio, assicurati che i nuovi arrivati in azienda dispongano delle attrezzature giuste per svolgere il proprio lavoro.

I dipendenti Soldo ricevono una carta aziendale già il primo giorno. Questo significa che non avranno mai a che fare con procedure di rimborso e che l’azienda si fida di loro.

Valorizzare i propri dipendenti fin dal primo giorno di lavoro, è il più caloroso benvenuto che si possa ricevere.

Flussi di approvazione semplici e meno attività di amministrazione

Alcune mansioni comportano un significativo carico di lavoro. E risolvere questo problema non è sempre facile.

Questo è vero soprattutto per i processi di approvazione dei pagamenti. Specialmente per i neoassunti, può essere difficile capire a chi rivolgersi, quali moduli compilare e quanto tempo ci vorrà prima che una loro richiesta venga approvata.

Tradizionalmente, quando veniva inoltrata una richiesta di pagamento, non c’era modo di tenerne traccia, se non per telefono o via email.

Per rendere più semplice e fluido questo processo, Soldo ha introdotto la funzione Acquisti: il reparto amministrativo può così definire dei flussi di approvazione, autorizzare richieste di spesa occasionali ed emettere carte virtuali, appositamente create per uno specifico acquisto, e il tutto in pochi secondi.

Le richieste di acquisto dei dipendenti vengono inviate al responsabile dell’approvazione, nel rispetto di una serie di passaggi sequenziali che caratterizzano la procedura. Ed è possibile monitorare costantemente la spesa tramite l’app mobile.

Se, ad esempio, una persona trova un corso di formazione a cui vorrebbe partecipare, potrà inviare una richiesta in pochi clic, ottenere l’approvazione e ricevere una carta virtuale con l’importo necessario al pagamento.

Successivamente, si può inviare la ricevuta digitale contenente tutte le informazioni richieste su quella specifica spesa. E non avere più a che fare con opprimenti oneri amministrativi. Niente più rimborsi, ma un modo di spendere migliore per tutti:

  • Immagine in tempo reale di richieste di spesa, approvazioni e pagamenti per gli approvatori
  • Facile acquisizione e caricamento delle ricevute
  • Risparmio di tempo e fatica, con un aumento dell’efficienza
  • Pagamenti più sicuri con carte prepagate usa e getta monouso per acquisti e importi specifici
  • Visualizzazione della politica aziendale in materia di spesa prima di inoltrare una richiesta

“Grazie a questa funzione, il People Team è in grado di capire le necessità delle persone in termini di sviluppo. E questo ci consente di definire meglio i nostri piani a livello aziendale.”

Marie Degritot, HR Business Partner Soldo – Italia

I dipendenti possono pensare alla propria formazione professionale senza che questo richieda il coinvolgimento di troppe persone. Un’ottima strategia per tenere alto il morale.

Il primo passo da fare per un futuro migliore

Dal nostro report “Verso il Super Bloom” è emerso che il 74% delle aziende prevede un significativo aumento dei ricavi nel 2022. Questo significa grandi prospettive di crescita.

È il momento perfetto per abbracciare il lavoro ibrido in modo responsabile, tenendo conto del benessere dei dipendenti.

Molte aziende, tra cui Soldo, stanno sperimentando come determinate pratiche e i giusti strumenti giusti possano agevolare il lavoro delle persone, eliminando eventuali difficoltà e garantendo maggiore flessibilità. Fattori che, combinati tra loro, sono in grado di aumentare i livelli di produttività e garantire una vita più soddisfacente a tutti.

Questo recente cambiamento di priorità per così tanti potenziali candidati rappresenta una grande opportunità per le aziende.

E non dimentichiamo i benefici a livello sociale ed ambientale. La riduzione del pendolarismo è un vantaggio sia per l’ambiente che per la vita di ciascun dipendente. E si traduce anche in un risparmio dei costi per l’azienda, come quelli per l’affitto dei locali.

Un nuovo modo di lavorare è possibile. E con gli strumenti adeguati sarà davvero facile metterlo in pratica.

Tutti i vantaggi della piattaforma Soldo

In ufficio o da remoto, Soldo aiuta a gestire le spese della tua azienda in unico posto

Articoli correlati

soldo-notizieSoldo Notizie, Soldo Notizie, Soldo Notizie, Soldo Notizie, Aggiornamenti di prodotto, Soldo Notizie, Soldo Notizie, Soldo Notizie

180mln di finanziamento di Serie C

21 Luglio 2021  |  

9 Minuti di lettura

La raccolta fondi è stata guidata da Temasek, e il round include nuovi investitori del calibro di Sunley House Capital, il fondo di investimento di Advent International, Citi Ventures e il continuo sostegno di Accel, Battery Ventures, Dawn Capital e Silicon Valley Bank per il finanziamento del debito.

Essendo questo il più grande round di finanziamento di Serie C nella categoria della gestione delle spese, l’impatto di Soldo è chiaro. Stiamo guidando una rivoluzione nel campo delle spese, offrendo controllo, visibilità ed efficienza alle aziende.

Carlo Gualandri, CEO e fondatore di Soldo, ha dichiarato:

“Siamo lieti di accogliere Temasek come investitore principale. Con un track record di investimenti in aziende leader del settore fintech, la visione di Temasek sarà preziosa per noi durante l’ampliamento della nostra piattaforma e della nostra offerta. La gestione delle spese aziendali è costosa e impegnativa, ma Soldo continua a dimostrare il suo valore e la sua semplicità d’utilizzo a clienti di ogni dimensione e in ogni settore. È chiaro che questa categoria vedrà una crescita esponenziale poiché sempre più aziende realizzeranno i vantaggi e Soldo è in una buona posizione per supportarli.”

Con questo finanziamento, faremo ancora di più per aiutare le aziende e lo faremo più velocemente. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di riscrivere il copione dei pagamenti aziendali e dei processi di gestione delle spese, rendendoli facili dove erano complicati e trasparenti dove erano poco visibili.

E investiremo in modo saggio per consolidare la nostra posizione di leader nel mercato, accelerando lo sviluppo del nostro prodotto in questa categoria e attirando i migliori talenti del Regno Unito, Italia, Irlanda, Francia, Germania e Benelux.

Il nostro impegno, in chiaro

Soldo risolve i problemi in ogni aspetto delle spese aziendali. Carlo Gualandri sottolinea le sfide che milioni di imprese europee devono ancora affrontare:

“Sappiamo che in finanza dipendenti senior e CFO trascorrono attualmente più della metà del loro tempo in attività obsolete e la ragione principale di ciò è dovuta a sistemi di pagamento disconnessi e processi manuali che richiedono molto tempo”.

Dalla mancanza di controlli sui costi alla visibilità limitata del capitale circolante, dai noiosi processi di spesa manuale ai report e alla contabilità che pesano sull’amministrazione: lo status quo tiene le aziende all’oscuro.

Quindi, le aziende europee perdono in media il 2% dei ricavi a causa di scarsi controlli sulle spese, perdendo l’8% dell’IVA a causa di errori di elaborazione ogni anno. Per quelle attività, Soldo potrebbe fare la differenza tra profitti e perdite.

Da quando Soldo è stata fondata nel 2015, il nostro prodotto si è evoluto per aggiungere nuove funzionalità, quali Gruppi, Carte aziendali, la configurazione del wallet a cui è associata una carta, e l’integrazione con Ztravel e Znext.

E continueremo a portare più servizi ai clienti nuovi ed esistenti, senza compromettere la facilità d’uso sinonimo di Soldo.

In futuro, sfrutteremo i driver di innovazione come Open Banking e PSD2 per semplificare ancora più processi. Oggi, questo consente ai nostri clienti di inviare un deposito da un conto bancario aziendale all’interno della console web Soldo, ma questa è solo la punta dell’iceberg.

Mappare l’universo delle spese aziendali

Per le aziende, i pagamenti e la gestione delle spese comprendono una serie di responsabilità e processi. Man mano che la piattaforma Soldo si evolve, copriremo ogni esigenza aziendale rilevante, portando sul mercato soluzioni che renderanno più facile fare affari.

Nei pagamenti, stiamo aggiungendo funzionalità come Apple Pay e Google Pay, creando flessibilità per i clienti e potenziando le funzionalità delle carte virtuali. Per la gestione delle spese, il nostro flusso di approvazione e le carte usa e getta monouso semplificheranno il controllo anticipato delle spese.

Businessman Working In A Cafe

Per Carlo, il nostro CEO, il round di finanziamento rappresenta un’opportunità per andare oltre le carte e connettere Soldo a un mondo più ampio di pagamenti e spese.

‘Da Soldo facciamo di tutto per offrire un livello di automazione, semplicità e flessibilità. Con questo investimento, siamo ora in una posizione più forte per soddisfare la nostra visione di espansione internazionale e crescita ambiziosa, sviluppando la nostra offerta di prodotti attraverso nuovi tipi di pagamento come Open Banking, pagamenti globali e costruendo un nostro ecosistema di partner.’

In definitiva, creeremo la chiarezza e il controllo che mancano oggi a tante aziende, unendo i punti tra pagamento e riconciliazione. Consentiremo ai team finanziari di gestire la spesa da un capo all’altro, aiutando le aziende europee a prosperare.

Portare a bordo solo il meglio

In pochi anni (e uno particolarmente lungo), Soldo si è evoluta da un piccolo team a Londra a oltre 210 dipendenti, in rappresentanza di 21 nazionalità e con sede in quattro città e tre Paesi. Sappiamo che possiamo raggiungere il nostro scopo solo con talenti eccezionali e stiamo accendendo nuove scintille nel nostro team per realizzarlo.

Sono state gettate le basi per assunzioni eccezionali, con un’eccellente esperienza lavorativa centrata sulla persona e una cultura fiorente dimostrata dai nostri punteggi Glassdoor ai vertici del settore. Per i candidati ambiziosi e umili, offriamo l’opportunità di giocare un ruolo da protagonista nel plasmare il futuro delle spese aziendali con Soldo.

Stai già scegliendo l’outfit per il tuo colloquio? Scopri le nostre posizioni aperte qui.

Il nostro prodotto ha il potenziale per soddisfare le esigenze di oltre 24 milioni di aziende in tutta Europa e renderemo Soldo più preziosa per loro man mano che faremo crescere il nostro team e l’impronta internazionale del nostro prodotto.

Business Group At A Workshop In The Office

Oltre 30.000 aziende lo hanno reso possibile

La nostra visione è illuminare il percorso verso una spesa aziendale più brillante. Oggi, oltre 30.000 aziende in 31 Paesi utilizzano Soldo per tenere sotto controllo i costi e semplificare le attività finanziarie quotidiane. E vogliamo aiutare molte, molte altre persone a sperimentarne i vantaggi.

Quindi, ai nostri clienti, un enorme grazie. Grazie per aver affidato a Soldo le tue spese aziendali: ci impegneremo a migliorare la tua esperienza attraverso ogni conversazione con il nostro team e interazione con la nostra piattaforma.

Poiché investiamo nei nostri dipendenti e nei nostri prodotti, lo scopo sarà sempre quello di aiutare le aziende a prosperare. Grazie per aver intrapreso questo viaggio con noi: non vediamo l’ora di mostrarti cosa abbiamo in serbo per te.

Articoli correlati

soldo-notizieSoldo Notizie, Soldo Notizie, Soldo Notizie, Soldo Notizie, Aggiornamenti di prodotto, Soldo Notizie, Soldo Notizie, Soldo Notizie, Soldo Notizie

La gestione delle risorse umane in outsourcing

16 Febbraio 2019  |   6 Minuti di lettura

In un mercato del lavoro che richiede e impone sempre più flessibilità, l’outsourcing è una strategia cruciale per le aziende di qualsiasi dimensione. Nel seguito dell’articolo vediamo insieme la definizione di outsourcing – con particolare attenzione all’ambito delle risorse umane – e i vantaggi derivanti per le aziende nel ricorrere a questa pratica.

Outsourcing: termine inglese che sta ad indicare la ricerca all’esterno dell’azienda di collaborazioni temporanee o su base continuativa in modo da snellire l’organico aziendale, risparmiare sui costi del personale e mantenere un assetto flessibile in termini di competenze. A seconda del tipo di azienda, del suo mercato e della sua grandezza, si possono esternalizzare:

  • funzioni
  • servizi
  • processi (sia di supporto che produttivi).

Si distingue così tra le attività che un’azienda decide di esternalizzare e quelle che invece rimangono in house, ovvero all’interno dell’azienda. Quest’ultime sono talvolta chiamate core activities o attività aziendali centrali, il cui insieme costituisce core business, il nucleo operativo dell’ azienda.

La scelta delle attività da esternalizzare dipende sia dal tipo di azienda, sia dalle esigenze, sia infine dal piano strategico. Alcune aziende infatti prediligono limitare sulla base di criteri organizzativi, per quanto possibile e conveniente, il numero di funzioni e processi esternalizzati al minimo, mentre altre al contrario preferiscono usufruire dei vantaggi offerti dall’outsourcing, che vedremo più nel dettaglio nel seguito dell’articolo.

Le risorse umane in outsourcing

Per quanto riguarda nello specifico il settore risorse umane, in relazione all’outsourcing si parla di Human Resources Outsourcing (HRO in breve). L’esternalizzazione delle funzioni deputate alle risorse umane può avvenire in modo parziale, coinvolgendo solo alcuni processi o funzioni, o in modo totale, concretizzandosi nell’esternalizzazione di tutti i compiti classicamente affidati alle risorse umane.

I diversi compiti di cui si occupa il settore risorse umane si possono dividere in tre macro-aree: 

  • le attività di natura amministrativa
  • le attività dedicate alla creazione di pratiche a supporto delle strategie aziendali
  • le attività dedicate ad accrescere, valorizzare e coltivare il capitale umano dell’azienda attraverso corsi di aggiornamento e altre opportunità

Tra le attività pertinenti alle risorse umane che più spesso vengono esternalizzate – non essendo considerate core activities – si trovano spesso:

  • la selezione e il reclutamento del personale
  • la formazione
  • le attività di valutazione delle performance dei dipendenti, le relazioni con gli stessi
  • la gestione delle paghe e dei contributi, i servizi di assistenza, la gestione dei dati raccolti.

I vantaggi di esternalizzare le risorse umane

Qual è la convenienza nel ricorrere all’esternalizzazione delle risorse umane? Vediamola riassunta in quattro macro categorie.

1. Risparmio di costi. In generale e non solo limitatamente all’ambito delle risorse umane, una delle motivazioni più frequenti e incalzanti che spingono le aziende a ricorrere all’esternalizzazione delle funzioni aziendali è proprio il risparmio sui costi, anche se nella fattispecie del settore delle risorse umane, data la natura delle sue funzioni, è uno dei settori la cui esternalizzazione composta costi maggiori se paragonato ad altri settori.

2. Risparmio di tempo. Attraverso l’esternalizzazione delle funzioni è infatti possibile ridurre il tempo da dedicare alle funzioni di routine e di amministrazione e dedicarlo invece in modo proficuo a quei servizi e a quelle funzioni che sono stati strategicamente selezionati come parte del core business.

3. Miglioramento della qualità del lavoro complessivo. Infatti attraverso questo processo è molto più facile poter selezionare e cambiare il partner esterno con cui si è avviata la collaborazione, in modo che se le performance non sono soddisfacenti, lo si possa sostituire velocemente con uno più affidabile. Come si diceva infatti, una delle caratteristiche che rendono le pratiche di outsourcing così appetibili per le aziende è proprio la possibilità di godere di una maggiore flessibilità.

4. Semplificazione nella gestione organizzativa dell’azienda. Infatti, esternalizzando, l’azienda non deve più occuparsi della gestione dei lavoratori, come nel caso dei lavoratori dipendenti, ma è il partner con cui si è stretto il rapporto di collaborazione esterna che dovrà pensarci.

In questo modo, come abbiamo visto, l’esternalizzazione può rivelarsi un alleato efficace dell’outsourcing su più fronti, permettendo di risparmiare sui costi, sul tempo, aumentando la qualità e snellendo l’attività organizzativa di una azienda.

Articoli correlati

soldo-notizieSoldo Notizie, Soldo Notizie, Soldo Notizie, Soldo Notizie, Aggiornamenti di prodotto, Soldo Notizie, Soldo Notizie, Soldo Notizie, Soldo Notizie, Soldo Notizie

Per migliorare il rendimento aziendale responsabilizza i dipendenti

10 Febbraio 2019  |  

10 Minuti di lettura

dipendenti sono la più importante risorsa di un’azienda e il loro rendimento è un aspetto cruciale per tenere alta la produttività. Le pratiche di incentivazione e motivazione del personale stanno acquisendo crescente importanza, sia nella letteratura accademica che nella vita aziendale.

I risultati raggiunti da chi lo ha già fatto

Molte aziende nel mondo hanno già sperimentato questo approccio, fornendo dati reali a uno studio accademico di tipo comparativo che ha coinvolto varie aziende in 30 Paesi. Ne è nato uno paper dal titolo “Empowering leadership: A meta‐analytic examination of incremental contribution, mediation, and moderation”, pubblicato sul Journal of Organizational Behaviour.

Per sommi capi, si è constatato che responsabilizzando il personale:

  • Si generano effetti positivi sulla creatività e sui comportamenti “sociali” dei dipendenti, rendendoli più autonomi, sicuri delle proprie competenze, attenti e disponibili verso i colleghi.
  • I responsabili sviluppano rapporti migliori con i propri sottoposti, in cui prevale la delega, il confronto e si riduce lo stress.
  • Aumentano la stima e la fiducia percepita, creando un ambiente di lavoro più disteso e collaborativo.

In termini generali, si può rilevare un generale beneficio, sia da parte dei titolari che da quella dei dipendenti. La chiave di volta sta, però, prima di introdurre cambi di rotta, nel comprendere la propria realtà aziendale , unica e differente da tutte le altre, proprio perché fatta di persone.

 

Dalla teoria alla pratica: alcuni spunti

Gli studi forniscono un buon incentivo per intraprendere questo cammino di responsabilizzazione del proprio team, ma ancor più utile è avere delle indicazioni sulle azioni pratiche da attuare affinché si raggiungano i risultati sperati.

Di seguito illustriamo 7 punti che si sono rivelati vincenti per le aziende che hanno fatto parte del panel esaminato.

1. Dare il buon esempio 

Innanzitutto bisogna partire dall’apice della piramide. Un datore di lavoro presente, propositivo e con un atteggiamento positivo nei confronti del proprio lavoro e di quello dei dipendenti è il primo passo per motivare i collaboratori.

Il datore di lavoro ha la responsabilità dei processi e del lavoro dei dipendenti e deve mettersi in gioco per primo soprattutto in caso di problemi: un luogo di lavoro con capi dispotici, autoritari, che scaricano le colpe sui propri sottoposti, genererà un ambiente tossico, dove regnano stress e atteggiamenti negativi che si ripercuotono a tutti i livelli.

La motivazione aziendale è fatta di buoni esempi e modelli virtuosi. Un clima disteso è il primo passo per motivare il personale.

2. La motivazione del personale passa da obiettivi condivisi

Un errore frequente nelle aziende è quello di lavorare per compartimenti stagni e non favorire la condivisione degli obiettivi dei diversi settori. In questo modo ognuno lavora per sé, spesso non considerando scadenze e urgenze altrui e ritenendo di maggior importanza le proprie priorità.

Succede ad esempio quando due diversi comparti produttivi devono interfacciarsi per progetti comuni e ciascuno avanza pretese sull’altro, pensando che il proprio lavoro debba essere svolto con maggior priorità, senza magari conoscere il carico di lavoro dei colleghi.

Motivare i collaboratori significa anche dare loro la visibilità degli obiettivi aziendali e degli altri settori. Essere messi al corrente della direzione in cui la società di cui si fa parte vuole andare aiuta il dipendente a sentirsi membro della squadra e non una mera pedina. Sapere che il contributo di ciascuno, a qualunque livello di responsabilità si trovi, è fondamentale per il raggiungimento di importanti traguardi è una leva importante per incentivare il personale e renderlo meno passivo.

3. I dipendenti sono risorse

Il vizio diffuso soprattutto nelle grandi aziende è quello di considerare i collaboratori come dei numeri e non come delle persone. Riconoscere che i propri dipendenti sono risorse e non pedine intercambiabili che fanno funzionare la macchina aziendale porta a un cambiamento radicale nei rapporti e nell’ambiente di lavoro.

Negli ultimi anni sono stati fatti molti studi a riguardo, che hanno portato, ad esempio, all’introduzione del reparto delle Risorse Umane all’interno delle aziende, dove figure professionali qualificate si occupano del rapporto azienda-dipendenti, del loro benessere sul posto di lavoro, di percorsi formativi personalizzati ecc.

La valorizzazione delle proprie risorse passa anche dalla cura delle relazioni interpersonali. Momenti di team building, di ascolto dei dipendenti, rapporti meno formali e più distesi, sono tutti elementi che aiutano a motivare il personale e a renderlo più collaborativo.

Alcune recenti ricerche hanno evidenziato che le persone preferiscono lavorare in un luogo con un buon clima tra colleghi percependo uno stipendio più basso, che lavorare in un ambiente altamente ostile e stressante anche se ben pagato. Sicuramente questo aspetto influisce molto anche sulla fedeltà di un dipendente all’azienda. Laddove il trattamento è poco dignitoso i collaboratori cercheranno un’altra occupazione il prima possibile.

4. Motivare il personale significa coinvolgerlo

Le decisioni, dalle più importanti alle più banali, sono spesso in mano a pochi individui. Coinvolgere i dipendenti nelle scelte è un aspetto fondamentale.

Da un lato crea un senso di responsabilità e importanza nel collaboratore e lo porta ad essere più propositivo, dall’altro permette di avere contributi preziosi, in quanto si tratta spesso di persone che sono maggiormente implicate con le decisioni da prendere e possono fornire un punto di vista importante e concreto.

Un dipendente responsabilizzato e partecipe sarà sicuramente più produttivo, perché sa di essere una parte importante dell’azienda.

5. Riconoscere e apprezzare il lavoro

La valutazione positiva funge da incentivo per continuare a mantenere uno standard di prestazione alto ed è un buon esempio per gli altri dipendenti. Complimentarsi davanti agli altri o mettendo in copia alla mail altri colleghi è uno sprone a voler fare sempre meglio.

Non è infrequente, invece, nei luoghi di lavoro la pubblica umiliazione, che oltre ad essere una pratica assai negativa, spinge i dipendenti alla paura nel mettersi in gioco e al disinteresse nei confronti delle mansioni aziendali, vissute esclusivamente come un onere.

6. Come approcciarsi al fallimento?

La possibilità di sbagliare è un’opzione che va considerata. Si tratta di una prova di cui tutti abbiamo avuto esperienza e che, anche se spesso nel posto di lavoro è condannata, in realtà serve all’accrescimento personale e professionale.

Perché sia costruttiva il datore di lavoro deve lasciare che avvenga, vigilare e osservare ma senza intervenire. Il dipendente o il team devono trovarsi in una situazione di crisi, nel vero senso etimologico del termine, quindi di “scelta” o “rottura”, dalla quale sono costretti a uscire trovando la soluzione migliore.

Solo alla fine sarà opportuno discutere del problema e delle soluzioni apportate per valutare eventuali scelte alternative o migliori. Il fallimento è una tappa importante nella crescita e la paura di sbagliare è, al contrario, il maggior freno.

7. Bonus e promozioni fanno parte della strategia di motivazione aziendale

Lavorare in un clima disteso, con un titolare presente, colleghi collaborativi e contributi apprezzati sono già un ottimo metodo per motivare il personale. Se a tutto questo aggiungiamo un sistema premiante abbiamo davvero di fronte un’azienda che incentiva i collaboratori e la produttività ne gioverà sicuramente.

Non sono necessari incentivi dal valore stratosferico per dare un impulso all’attività del personale, ma ci possono essere anche dei piccoli bonus, dei premi di produzione, delle provvigioni sul raggiungimento di determinati risultati e, perché no, delle promozioni. Sapere che il proprio lavoro, se fatto bene, è apprezzato e premiato spinge ad essere ancora più attivi e propositivi.

Studi e spunti pratici sono solo il primo passo per affrontare questo percorso di cambiamento. Ora è il momento di scendere in campo!

Articoli correlati

soldo-notizieSoldo Notizie, Soldo Notizie, Soldo Notizie, Soldo Notizie, Aggiornamenti di prodotto, Soldo Notizie, Soldo Notizie, Soldo Notizie, Soldo Notizie, Soldo Notizie, Soldo Notizie

Soldo: cosa significa questo nome?

7 Febbraio 2016  |  

3 Minuti di lettura

Perché abbiamo scelto il nome Soldo per il nostro prodotto?

Al di là dell’intuizione più pura che può facilmente portare a ricondurre il nostro nome al termine “soldi”, ossia denaro, e il chiaro legame con il mondo economico e finanziario, la ragione è più profonda. Sono state le origini e la storia di questo termine a renderlo il nome perfetto per noi.

Con “soldo” si indica una moneta d’argento emessa alla fine del XII secolo in Italia durante il regno dell’imperatore Enrico VI, che nel corso dei secoli si è diffusa e imposta come principale valuta di scambio tra i vari regni, ducati e repubbliche che oggi formano lo Stato italiano.

In un’epoca e in un territorio in cui dilagavano guerra e discordia, il soldo ha rappresentato l’unico elemento di unione.

Riconosciuto da Genova a Venezia, è rimasto in uso fino alla metà del 1860, anche a seguito della caduta della Repubblica veneziana nel 1797 e dell’occupazione austriaca. Il soldo è sempre stato sinonimo di sicurezza economica, affidabilità e costanza. Così forte da resistere addirittura alla riforma monetaria introdotta da Napoleone, che abbassò il suo valore a 5 centesimi: 20 soldi formavano una lira.

Col passare del tempo è stato più volte modificato, passando da moneta d’argento a moneta in biglione, fino a diventare di rame nel XVII secolo. Ne sono cambiati i dettagli ma le caratteristiche principali e il nome sono rimasti esattamente gli stessi.

In 700 anni di storia il soldo è riuscito a conferire stabilità al mondo incerto e machiavellico dell’era rinascimentale italiana. È sopravvissuto a imperi e rivoluzioni, e soprattutto ha rappresentato un pilastro fondamentale nella vita di tutti i giorni delle persone dell’epoca.

Ecco perché Soldo si chiama così: perché facilita gli scambi economici a livello globale, con sicurezza. Perché aiuta aziende e dipendenti nel loro lavoro e nei loro viaggi, con semplicità. Perché apre un terreno comune dove clienti, fornitori, dipendenti e amministrazione possano districarsi dalle complessità della burocrazia nazionale e internazionale. Perché sa stare al passo con i tempi, in varie valute e in diversi formati: fisici, virtuali e via smartphone con Google ed Apple Pay.

Ci piace pensare a Soldo come la continuazione contemporanea del soldo del passato: accettato da tutti, facile da usare e capace di semplificare la vita.

 

Articoli correlati