Un momento ti stai godendo il sole, pensando agli spaghetti con le vongole e un calice ben freddo.  Un attimo dopo, è buio alle tre del pomeriggio e il nuovo anno è ormai alle porte. 

La stagione di pianificazione per l’anno successivo arriva sempre prima del previsto. 

Mentre si chiudono i conti, i budget per l’anno nuovo sono già in discussione e si iniziano a definire gli obiettivi. 

Ma quando si tratta di pianificare, non serve partire da zero: i dati che già hai sono la tua risorsa più preziosa. 

Ogni numero riconciliato, ogni fattura approvata e ogni budget salvato è una miniera di informazioni pronta per essere utilizzata. 

Perché i dati sono il tuo miglior alleato nella pianificazione 

Il report Finance Trends 2026 di Deloitte evidenzia un passaggio verso la cosiddetta “pianificazione basata sulle evidenze” (evidence-led planning): usare i dati reali di spesa per orientare le decisioni future. 

Anche la CFO Agenda 2026 di Gartner conferma questa tendenza: i leader che collegano i piani ai risultati del passato reagiscono più rapidamente e con maggiore sicurezza ai cambiamenti del contesto. 

Significa utilizzare i dati reali come base per i modelli previsionali, analizzando dove i budget sono rimasti stabili, dove i costi sono aumentati e, ancora più importante, quali investimenti hanno realmente generato risultati. 

Quando i dati sono chiari? 

 In alcune aziende, la situazione è facilmente leggibile. 

Un semplice confronto anno su anno delle spese per categoria, reparto o progetto può già mostrare cosa ha funzionato e cosa no. 

Se la spesa per la formazione è aumentata e il tasso di retention è migliorato, si tratta di un segnale positivo. 

Se invece i costi di progetto sono cresciuti senza ridurre i tempi di consegna, abbiamo un problema da affrontare. 

Queste analisi possono sembrare minime, ma sono ciò che trasforma una previsione in una strategia concreta. 

Quando i dati diventano complessi? 

Nelle organizzazioni più grandi, la vera sfida è collegare i dati. 

Finance, Ufficio Acquisti, Risorse Umane e Operations utilizzano spesso sistemi e metriche differenti, rendendo difficile ottenere una visione completa. 

Secondo Gartner, meno della metà dei CFO considera i propri dati di pianificazione accurati rispetto all’attività aziendale in tempo reale. 

I team più evoluti stanno integrando i sistemi e automatizzando i flussi di dati, garantendosi una visione più aggiornata e coerente. 

La tecnologia può aiutare, ma non basta: la differenza la fanno le persone, quelle che sanno trasformare l’analisi in azione. 

Dai numeri alla narrazione 

Deloitte definisce questo approccio come la nuova missione del Finance: passare dal raccontare il passato a guidare il futuro. 

I dati sono la base, ma è il contesto a dare loro significato. 

I migliori team Finance non si limitano a fare previsioni: raccontano storie. 

Spiegano il perché di ogni variazione di spesa e la collegano a risultati concreti: ricavi, produttività (vuoi calcolare quella della tua azienda?) e resilienza. 

Come elaborare un piano basato sui dati 

 Tutto parte da una domanda: “cosa è cambiato quest’anno, e perché?” 

Una buona pianificazione nasce dalla curiosità. Usa la revisione di fine anno per capire cosa è cambiato nei numeri, nei comportamenti, nei mercati o nella stagionalità. 

Capire il “perché” trasforma dati statici in direzione strategica. 

1. Trova i segnali chiave Cerca i movimenti che contano davvero.  Una piccola variazione di spesa può rivelare un cambiamento più grande nelle performance o nella domanda. Distingui il rumore di fondo dai veri segnali che influenzeranno le ipotesi per il prossimo anno. 

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2. Analizza i costi o le categorie che si sono mossi di più
 Crescita, inflazione, inefficienza o produttività: ogni dato racconta una storia diversa. Confronta i principali cambiamenti con il piano iniziale e concentrati su quelli che hanno avuto il maggiore impatto sul business. 

3. Unifica i dati 
Finance, Ufficio Acquisti, Risorse Umane e Operations fanno parte dello stesso puzzle. Unire i dataset in una visione unica crea contesto e permette di identificare tendenze trasversali che altrimenti rimarrebbero invisibili. 

4. Crea un’unica fonte di informazioni che colleghi costi, performance e risultati 
Quando tutti lavorano sulla stessa base di dati, le decisioni sono più rapide e coerenti. Costruisci una fonte condivisa che connetta i risultati finanziari alla realtà operativa. Potrai spostare la conversazione da “cosa è successo” a “cosa faremo”. 

5. Comunica: condividi il significato dei numeri prima che informino un piano 
La pianificazione non deve avvenire a porte chiuse. Condividi le intuizioni con gli stakeholder per testare ipotesi e affinare le priorità prima di definire il budget. I dati, da soli, non creano una previsione: sono le persone a farlo. Quando costruisci i tuoi piani basandoti su prove concrete anziché sulle sensazioni, ogni decisione è più solida. 

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