Gestione Spese

Startup e PMI innovative: tutti i vantaggi delle nuove tipologie societarie

1 Agosto 2022  |   13 Minuti di lettura

Incrementare la competitività produttiva e favorire una maggiore diffusione di innovazioni in ambito tecnologico su tutto il territorio nazionale: questi sono i principali obiettivi delle misure varate dal Governo negli ultimi anni per sostenere la nascita e lo sviluppo di nuove startup e PMI innovative. Ma quali sono i requisiti di una startup innovativa e in che modo Soldo aiuta queste nuove tipologie di business a prosperare?

Cosa si intende per startup innovativa?

Se col termine startup si fa riferimento ad un nuovo business basato su un modello scalabile, l’espressione startup innovativa rappresenta non solo la recente creazione, ma soprattutto il carattere tecnologico della nuova impresa, volta a promuovere l’innovazione e la modernizzazione del sistema produttivo.

Per favorire lo sviluppo dell’economia e della cultura digitali, già nel 2012 il decreto-legge 18 ottobre 2021, n.179 aveva varato una serie di misure, quali la semplificazione amministrativa, le agevolazioni fiscali e i contributi a fondo perduto, per supportare questo tipo di imprese (misure di cui oggi, in larga parte, godono anche le PMI innovative).

Quali sono i requisiti di una startup innovativa?

Ai sensi del già citato decreto-legge 179/2012 (art. 25, comma 2), e come esplicitato nel portale del Ministero dello Sviluppo Economico, per potersi classificare come startup innovativa, un’impresa deve essere costituita in forma di società di capitali e possedere i seguenti requisiti:

  • è costituita da non più di 5 anni
  • ha sede produttiva o filiale in Italia
  • ha un fatturato annuo inferiore a 5 milioni di euro
  • non è quotata in un mercato regolamentato
  • non ha distribuito utili
  • non è risultato di fusione o scissione societaria
  • ha come oggetto sociale lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi ad alto contenuto tecnologico

Quest’ultimo punto è inoltre la chiave del carattere innovativo di tali imprese, che oltre ai requisiti oggettivi sopracitati, deve rispettare almeno 1 dei seguenti requisiti soggettivi:

  1. sostenere spese in R&S e innovazione pari ad almeno il 15% del valore tra fatturato e costi di produzione;
  2. impiegare personale altamente qualificato (almeno 1/3 di dottorandi o ricercatori, o almeno 2/3 in possesso di laurea magistrale);
  3. essere titolare, depositaria o licenziataria di almeno un brevetto o di un software registrato.

Trascorsi i 5 anni dalla sua costituzione, una startup innovativa può accedere allo status di PMI innovativa e godere di tutti i vantaggi associati.

Cosa si intende per PMI innovativa?

Non solo startup: con il decreto denominato “Investment Compact”, convertito con Legge del 24 marzo 2015, n. 33, anche le piccole e medie imprese italiane che operano nel campo dell’innovazione tecnologica possono accedere allo status di PMI innovative attraverso modalità simili a quelle sopraelencate.

A partire dal 2015 dunque, le PMI innovative hanno potuto godere dello stesso regime di agevolazioni fiscali previsto per le startup innovative, assumendo così un ruolo centrale nello sviluppo economico del Paese, promuovendo una maggiore patrimonializzazione delle aziende italiane e di fatto rappresentando un’evoluzione più matura e consolidata delle startup operanti nello stesso settore.

Quando una PMI può essere classificata innovativa?

L’art. 4 della L. 24 marzo 2015, n. 33 sancisce che per potersi definire innovativa, una PMI deve rispettare dei criteri precisi. Come nel caso delle startup innovative, una PMI innovativa:

  • ha sede produttiva o filiale in Italia
  • è costituita come società di capitali, anche in forma cooperativa
  • non è quotata in un mercato regolamentato

A differenza di una startup, la PMI innovativa:

  • non ha alcun limite di età
  • ha effettuato la certificazione dell’ultimo bilancio consolidato (12 mesi)
  • ha un fatturato annuo uguale o inferiore a 50 milioni di euro (o un bilancio annuo che non supera i 43 milioni di euro)
  • rispetta almeno 2 dei 3 requisiti soggettivi applicati alle startup innovative in materia di innovazione e tecnologia

Come iscriversi al registro delle startup innovative e PMI innovative?

Una volta accertato che la propria startup possegga tutti i requisiti minimi necessari per potersi classificare come innovativa, è possibile effettuare un’autodichiarazione sottoscritta da un legale e registrarsi presso la sezione dedicata del Registro delle Imprese della Camera di Commercio italiana.

Le stesse modalità sono valide per una PMI, che è inoltre tenuta a dimostrare di non essere iscritta anche al Registro delle startup innovative per poter usufruire di tutte le agevolazioni previste per legge.

Quali sono i principali vantaggi per PMI e startup innovative?

In risposta all’emergenza Covid-19, il decreto Rilancio (Dl n. 34 del 19 maggio 2020) ha garantito una serie di agevolazioni di natura fiscale per PMI e startup innovative secondo il ‘regime de minimis’. Tra i vantaggi per le startup, sono previste agevolazioni fiscali pari al 50% dell’investimento fino ad un massimo di 100 mila euro, esonero del pagamento annuale alla Camera di Commercio e incentivi agli investimenti.

Per le PMI, sono previste agevolazioni fiscali pari al 50% dell’investimento fino ad un massimo di 300 mila euro, accesso semplificato al Fondo Centrale di Garanzia PMI, nonché incentivi agli investimenti.

Quali sono le maggiori problematiche che una startup o PMI innovativa deve affrontare?

Far decollare una PMI o startup innovativa è indubbiamente il primo passo per potersi affermare sul mercato e passare dalla teoria all’esecuzione. Ma quali sono le problematiche che questo tipo di impresa si trova più comunemente ad affrontare?

Mancato controllo sulle spese

Una gestione poco chiara delle spese può causare problemi di flusso di cassa e rallentare il lavoro del proprio reparto amministrativo. E con un numero ristretto di dipendenti, si tende spesso a ricorrere all’utilizzo di contante personale o anticipi di cassa, un metodo rischioso, soggetto a errori e difficile da contabilizzare a fine mese, considerata la difficoltà per l’amministrazione di verificare la congruità di determinate spese.

Difficoltà ad accedere alle carte di credito

Una startup fondata da pochi anni incorre spesso nella difficoltà di dimostrare la propria storia creditizia dal momento che, per richiedere una carta di credito aziendale presso una banca tradizionale, è necessario sottoscrivere un rapporto di credito e fornire le informazioni che documentino lo stato finanziario dell’azienda negli anni.

Rendicontazione manuale

Come tutte le imprese che effettuano una gestione delle spese manuale, anche per le startup innovative la rendicontazione pone non pochi grattacapi per il reparto amministrativo: mancata visibilità sulle transazioni effettuate, gestione del denaro contante, ricevute mancanti, compilazione della nota spese e fogli di calcolo, che rendono il lavoro di contabilità lento e macchinoso, in contrasto con le caratteristiche di agilità ed efficienza di una startup innovativa.

“Per le startup e scale-up è un grande valore aggiunto potersi affidare a un partner capace di adattarsi al loro progressivo sviluppo e di aiutarle a ridurre al minimo le attività di rendicontazione con un strumento flessibile, affidabile e sicuro.” Marco Celani, CEO di Italianway

Soldo sostiene le startup innovative

Pieno controllo della cassa, massima visibilità sulle spese effettuate in tempo reale e contabilità mensile automatizzata: sono questi alcuni dei vantaggi che la piattaforma Soldo apporta alle sempre più numerose aziende che ogni giorno la scelgono come partner nella gestione delle spese aziendali, dalle grandi imprese e le PMI, fino alle startup.

Ed è proprio per supportare le giovani imprese che Soldo ha lanciato Startup Pro, una nuova iniziativa a sostegno delle startup innovative italiane.

Startup Pro, il piano che supporta la crescita delle startup

Con in mente i criteri di valutazione alla base di una startup, ovvero “l’efficienza nell’esecuzione delle attività, della crescita sostenibile e della capacità di generare cassa”, Soldo supporta il percorso di crescita delle giovani aziende che offrono servizi innovativi ad alto valore tecnologico.

Il piano Startup Pro include tutte le funzionalità del piano Soldo Pro, ma con alcuni esclusivi vantaggi:

  • nessun canone mensile
  • 10 utenti (fino a 2 amministratori)
  • 11 carte (utente o aziendali)
  • 1 carta per pagamenti ricorrenti
  • 5 carte virtuali monouso al mese per acquisti occasionali

Grazie ad una piattaforma di gestione spese a canone azzerato, i dipendenti di una startup innovativa hanno accesso a carte di pagamento, app mobile e web console per tracciare e documentare ciascuna transazione nel momento stesso in cui viene effettuata. Il reparto amministrativo mantiene così il massimo controllo delle spese, semplificando e automatizzando il processo di riconciliazione grazie all’integrazione della piattaforma con i principali software contabili.

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